Meloni all’assemblea Cisl: “Superare la visione conflittuale"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Sindacati e governo: le parole di Giorgia Meloni fanno discutere

Giorgia Meloni

Giorgia Meloni interviene all’assemblea della Cisl e sottolinea l’importanza di un nuovo modello di collaborazione.

Negli ultimi anni, il dibattito sul ruolo dei sindacati ha evidenziato divisioni tra chi li considera strumenti essenziali per la tutela dei lavoratori e chi, invece, li vede come ostacoli a un’evoluzione più dinamica del mercato del lavoro, Giorgia Meloni cerca di calmierare la situazione. La necessità di una nuova visione, capace di coniugare crescita economica e diritti dei lavoratori, è diventata sempre più evidente, specialmente in un contesto in cui il mondo produttivo sta cambiando rapidamente.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni

Il messaggio di Meloni: dal conflitto alla collaborazione

L’assemblea nazionale della Cisl, dal titolo “Il coraggio della partecipazione”, si è posta proprio questo obiettivo: riflettere su come superare le rigidità e costruire un dialogo costruttivo tra le parti sociali. Un evento che ha visto la partecipazione della premier Giorgia Meloni, la quale ha voluto ribadire la sua visione sul ruolo del sindacato e sul rapporto con il governo.

Nel suo intervento, Meloni ha sottolineato l’importanza di un cambio di prospettiva nel mondo sindacale, dichiarando che è fondamentale “superare una volta per tutte quella tossica visione conflittuale che anche nel mondo del sindacato qualcuno si ostina ancora a sostenere”.

Secondo la premier, il superamento di questa impostazione non è solo una questione ideologica, ma un passaggio necessario per innovare il modello economico e produttivo del Paese. Ha spiegato che “significa gettare le fondamenta di una nuova alleanza tra datori di lavoro e lavoratori, fondata sulla condivisione degli oneri e degli onori, promuovere la partecipazione dei lavoratori al destino della propria impresa, incrementare le politiche di welfare, rafforzare il peso della contrattazione legata ai territori alla dimensione aziendale per superare le rigidità dei contratti nazionali senza smarrire le tutele sul lavoro”.

Meloni ha voluto anche sottolineare il rispetto che nutre per la Cisl, affermando: “Ho voluto onorare questo invito per diverse ragioni. In primo luogo per dimostrare il rispetto profondo che nutro per una delle principali organizzazioni del lavoro della nostra Nazione, che si appresta a compiere il prossimo 30 aprile il suo 75° compleanno”. Inoltre, ha evidenziato come il governo consideri fondamentale il confronto con le realtà produttive: “Perché in fin dei conti nessuno può avere da solo le risposte a tutte le domande e sapere ascoltare fa la differenza, soprattutto quando l’interlocutore che ti trovi di fronte non ha pregiudizio, ma guarda al merito con onestà”.

Cisl e governo: un confronto costruttivo

La premier ha elogiato il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, riconoscendolo come un interlocutore affidabile e concreto: “Luigi Sbarra è stato un interlocutore franco, determinato, onesto”. Ha aggiunto che, grazie a questo rapporto, il governo ha potuto affrontare con maggiore efficacia i problemi dei lavoratori: “Ogni volta che il governo si è confrontato con la Cisl abbiamo fatto un passo in avanti, che era un passo in avanti per i diritti dei lavoratori, per la bontà del nostro tessuto produttivo, per la crescita della nostra nazione”.

Anche quando ci sono state divergenze, Meloni ha evidenziato che il confronto è sempre stato improntato alla ricerca del bene comune: “Anche quando non siamo stati d’accordo sapevamo che avevamo di fronte qualcuno a cui interessava il bene dei lavoratori, non semplicemente il bene dell’organizzazione che rappresentava, o addirittura il bene di una parte politica”.

Dal canto suo, Sbarra ha espresso gratitudine per l’attenzione riservata dal governo alla proposta di legge sulla partecipazione dei lavoratori alle imprese: “Voglio rinnovarle la gratitudine per aver dimostrato grande sensibilità sulla nostra proposta di legge di cui oggi parliamo”. Ha poi sottolineato come l’Italia abbia bisogno di “scelte coraggiose” e che la presenza della premier all’assemblea rappresenti “un segnale importante per un’Italia che vuole crescere insieme, senza steccati ideologici e divisioni pregiudiziali, senza antagonismi e massimalismi, con la forza della contrattazione e della concertazione, della responsabilità e del coraggio della partecipazione”.

L’incontro ha quindi segnato un importante momento di riflessione sulla necessità di costruire un modello di relazioni industriali basato sulla cooperazione e sulla responsabilità reciproca, superando logiche di scontro che hanno spesso caratterizzato il passato. L’obiettivo dichiarato da entrambe le parti è chiaro: creare un sistema che metta al centro i lavoratori, senza per questo penalizzare le imprese o vincolare il progresso economico del Paese.

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ultimo aggiornamento: 11 Febbraio 2025 13:00

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